Nel mondo del marketing, si sa, compriamo con gli occhi. Il packaging alimentare si è evoluto negli anni, adottando soluzioni grafiche e strutturali sempre più sorprendenti, a volte seguendo le mode, altre anticipando tendenze di mercato. Ma il packaging alimentare non è solo estetica: è il primo punto di contatto con il consumatore e, spesso, il fattore che influenza la scelta di acquisto.
Nel mondo del packaging alimentare, il rispetto delle normative è cruciale. La legge impone l'utilizzo di spazi specifici per l'etichettatura, la scelta di caratteri di stampa adeguati, e la corretta descrizione del prodotto, inclusa l'indicazione delle certificazioni obbligatorie. Questo lascia poco margine per la creatività, trasformando il ruolo del grafico in qualcosa di più simile a un progettista, piuttosto che ad un artista.
Quando ci occupiamo di Food Packaging Design, affrontiamo un vero e proprio progetto, dove regole e limiti definiscono il percorso creativo. La conoscenza approfondita delle normative e dei vincoli di etichettatura ci permette di rispondere in modo rapido e accurato alle esigenze del cliente, evitando spiacevoli sorprese, come un packaging diverso da quello approvato.
Nel mondo del packaging design, ci troviamo ad affrontare mondi distanti e problematiche inaspettate. Seguiamo ogni fase della creazione e lavorazione del packaging, fino all'avvio della stampa, mantenendo un dialogo stretto e continuo con gli operatori di macchina. Questo investimento di tempo si rivela sempre fruttuoso.
Una bella etichetta di un vino deve trasmettere l'eleganza e il gusto che lo rendono unico, mentre un sacchetto di patatine deve mantenere la freschezza con film protettivi adeguati, trasmettendo golosità. Sebbene entrambi i casi rientrino nel mondo del packaging design, il Food Packaging Design e il Wine Packaging Design richiedono approcci differenti.